SOGNO UNA CARONNESE VINCENTE E SOSTENIBILE

Il Vice presidente della SC Caronnese Riccardo Gioia

Chi parla solo di calcio, non sa niente di calcio. Da questa massima firmata José Mourinho vogliamo partire con la prima intervista stagionale al nuovo Vice Presidente della Caronnese, Riccardo Gioia, avvocato specializzato in attività di tutela del marchio e dei brevetti, dallo scorso mese di luglio accanto al Presidente Terenziani nelle vesti di vice per questa nuova avventura sportiva. 

Riccardo Gioia: cosa significa applicare i principi ESG a una società come la Caronnese?

“Vogliamo impostare la gestione della Caronnese dando un taglio peculiare alla nostra attività. Soprattutto per quanto riguarda le giovanili vorremmo applicare i principi di ESG, una terminologia aziendale che sta a indicare i valori legati all’ambiente, l’impegno sociale e a una governance di un certo tipo all’interno di un’attività. È una novità assoluta nel panorama del calcio e noi siamo apripista di questa strada”.

Che cosa vi ha spinti verso questo percorso?

“La leva principale che ci ha fatto muovere in questa direzione è sicuramente la deriva culturale e sociale che stiamo vivendo: abbiamo giovani che vivono loro esistenze come se fossero non degli esseri umani, ma degli avatar. Vivono attraverso gli schermi dei devices che spesso li spingono a fare errori, buttarsi in challenge assurde, nei casi più estremi si può arrivare anche a fargli commettere reati gravi. Tutto perché hanno perso l’aderenza con la realtà. E questa deriva culturale, dal nostro punto di vista, è determinata da alcune carenze strutturali della società”. 

Volete quindi sostituirvi alla scuola e alle famiglie?

“No, noi ci vogliamo porre come terzo soggetto educativo oltre alla scuola e alla famiglia. Sappiamo che il calcio rimane lo sport più seguito in assoluto in Italia, ma spesso è anche veicolo per trasmettere disvalori. Per questo abbiamo pensato ad alcune attività che avranno lo scopo di educare i ragazzi ai principi dello sport”.

Ci faccia degli esempi…

“Istituire il terzo tempo al termine delle partite per entrare in contatto anche con gli avversari fuori dal campo. L’introduzione del calcio femminile. Sviluppare la nostra School Academy, con l’avvio del servizio doposcuola per i nostri atleti e i campi estivi grazie alla dottoressa Michela Salerno, già membro del nostro Cda. Un corso di educazione stradale per chi non ha ancora la patente grazie al nostro partner Autoscuola Europea per insegnare ai nostri ragazzi come ci si comporta in strada. Vacanze-studio all’estero, con anche degli scambi culturali. E in ultimo, c’è anche il progetto di un contest musicale per la realizzazione di un inno dedicato alla nostra Caronnese”. 

Non è un caso che quest’anno lo sponsor sulle nostre maglie sia la Fondazione Laureus…

“Esatto, il nostro main sponsor – grazie al lavoro del nostro Direttore Generale Nitti – è la fondazione Laureus che ha come obiettivo quello di recuperare attraverso lo sport i ragazzi che vivono in stato di disagio. Siamo orgogliosi perché siamo la prima società in Italia su cui Laureus fa una scommessa del genere. Laureus non era mai entrata nel mondo calcio e con loro abbiamo in cantiere progetti sociali molto ambiziosi, lo sappiamo. Non sarà semplice realizzarli, ma Laureus punta su di noi e per noi è una responsabilità grande portare il loro nome sulle nostre maglie”.

E a livello ambientale quali sono gli obiettivi?

“Maggiore attenzione alla raccolta differenziata. Evitare sprechi d’acqua grazie a docce temporizzate. Installazione di fari a led a bassa intensità per risparmiare energia ed evitare emissioni inquinanti. Pianteremo nuovi alberi nell’area alle spalle della tribuna. Colgo l’occasione per ringraziare il sindaco Marco Giudici per il grande supporto che ci sta dando in questa fase iniziale”.

Per chiudere: due parole anche sulla governance interna

“Ci siamo dati un codice etico e comportamentale da rispettare in primis da noi stessi come dirigenti, ma varrà anche per i genitori degli atleti che, se dovessero trasgredire alle norme di comportamento e di buon esempio, verranno gentilmente accompagnati all’uscita. Perché noi siamo dell’idea che senza testa, non esiste talento. Ovviamente le regole di buon comportamento varranno anche per i tifosi, per vivere lo stadio in maniera civile. Grande attenzione anche per quanto riguarda il fumo: non si fuma davanti ai ragazzi, mai. Ci sono zone adibite ai fumatori, ma in presenza dei ragazzi chiediamo la gentilezza di evitare di farlo. E lo dico da fumatore”.

Fabio Donolato per SC Caronnese

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